Dai paesaggi della natura ai paesaggi dell’anima

Il cammino consapevole è un’esperienza che non si dimentica perché diventa un dialogo ininterrotto tra i paesaggi della natura ed i paesaggi dell’anima.

Perché un cammino che si prende cura del mondo interiore, alla scuola di ciò che madre natura ha da insegnare.

Perché si sperimenta il trasfigurarsi dell’esistenza per tutte le volte che  entriamo in contatto col  respiro dei   boschi, la vastità dei paesaggi, gli orizzonti al confine tra cielo e mare.

L’accorgersi della tenacia dei fiori che rinascono tra le pietre, e lasciarsi contagiare dalla loro dignitosa resilienza, intuendo di essere accomunati dalla stessa spinta alla vita che chiama a risplendere alla luce nonostante l’aridità di alcuni terreni esistenziali.

Si cammina imparando a lasciare che il vento porti via, lontano, ciò a cui siamo aggrappati e scombini la nostra staticità, ringraziando la terra che riceve i nostri pesi e i nostri rifiuti e ce li restituisce come colori, profumi e nutrimento…

Un’esperienza che aiuta ad accorgerci di quanta concretezza, radicamento ci sia nel nostro modo di abitare  la vita, la nostra corporeità, le nostre relazioni, e  a trasformarlo nel modo più salutare per noi così da  arricchire ed affinare sempre di più la qualità della nostra presenza ovunque ci troviamo.

Accogliere tutto questo e ancora di più… accorgendosi che in ogni momento ciò accade, avere uno sguardo nuovo su ciò che pure abbiamo sempre visto… ascoltare il ritmo lento e dolce del passo e del respiro, il silenzio, il vuoto interiore, questo ha un potere trasformante, rigenerante insospettato. Basta   esserci, essere presenti a se stessi con l’attenzione concentrata su ciò che si sperimenta e che coinvolge tutti insieme corpo, mente, cuore, spirito, sensazioni, emozioni pensieri energie, questa è la consapevolezza che contraddistingue il nostro Cammino e lo rende appunto un cammino consapevole.

E questo è ciò di cui tutti noi abbiamo bisogno, e che può diventare il futuro modo   di abitare i nostri borghi più interni e silenziosi, borghi ignorati dai media, borghi simili a monasteri dove il silenzio e la bellezza parlano all’anima e le ricordano l’infinito e la grandezza che ognuno di noi si porta dentro, nel luogo più profondo dove origina la vita.

Adele Scorza