Gli effetti terapeutici del cammino

Il cammino ha un effetto terapeutico straordinario su tutta la persona:

nel permetterci di prendere distanza dalle agitazioni, dalle preoccupazioni, dalle paure, dal rimuginare, il cammino ci libera dalle tossine di cui le nostre molecole si sono caricate a causa dello stress, dell’ansia ,della rimuginazione.

Diamo spazio all’azione benefica del silenzio mentale, del respiro che ossigena e disintossica tutto il nostro organismo; lo stato di quiete, la riduzione dei flussi  mentali, fa diminuire drasticamente l produzione degli ormoni dello stress come il cortisolo e la noradrenalina e potenzia la  secrezione degli ormoni del benessere  come la serotonina e le endorfine:

Pert sostiene che stati mentali ed emozioni come la rabbia,  la  tristezza,  l’aggressività, l’eccessivo lavorio mentale, l’apprensione e l’angoscia si correlino fortemente a malattie come l’asma, la cefalea cronica, artriti, cardiopatie, ulcere gastriche, ipertensione. Al contrario stati di calma e serenità, ottimismo  e disponibilità  influenzano positivamente lo stato di salute fisica:

si regolarizza la pressione sanguigna, migliora l’attività metabolica, diminuisce la tensione muscolare, si potenzia la risposta difensiva del sistema immunitario, con conseguente riduzione di patologie di tipo infettivo, di stati infiammatori, combatte ipercolisterolemia. Combatte l’invecchiamento cellulare prevenendo l’insorgenza di patologia di invecchiamento cerebrale come demenza senile ed Alzheimer.

  • Potenzia le capacità  attentive  e  di concentrazione, rafforza la plasticità   cerebrale, ed aumenta il rendimento scolastico così come le prestazioni nei luoghi di lavoro.
  • Riduce l’ansia, gli attacchi di panico, la rimurginazione e la recidiva nel caso delle depressioni.
  • Migliora la gestione delle emozioni e riduce la reattività ed i comportamenti automatici
  • In particolare il cammino aiuta a sviluppare una maggiore consapevolezza psicosomatica di  sé, del corpo e delle emozioni.
  • Favorisce lo scioglimento dei blocchi psicosomatici ed emozionali e così facendo promuove il riequilibrio energetico del corpo  inteso nella sua unità psicosomatica.

di Adele Scorza